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Terza dose nel mondo

Terza dose vaccino Covid, dai numeri alle somministrazioni: il punto in Italia e nel mondo Con l’arrivo dell’inverno e la diffusione delle varianti, come la nuova Delta plus, si stanno verificando aumenti di contagi in tutti i Paesi del mondo, compresa l’Italia. L’obiettivo della campagna di richiamo è generare una risposta immunitaria più ampia così da proteggere la popolazione, e specialmente i fragili, dalle recrudescenze del virus. Dal parere dell’Agenzia europea del farmaco e i Paesi Ue, fino agli Usa e il Sud America: ecco come si stanno muovendo gli Stati



Per proteggere la popolazione e aumentare la copertura immunitaria, molti Stati hanno deciso di dare il via alla campagna per la terza dose, a cominciare dagli anziani e dai fragili

A preoccupare però sono anche le mutazioni, come la nuova variante Delta plus, che causano una maggiore diffusione del virus tra la popolazione. Anche per questo molti si interrogano sull’opportunità di estendere la terza dose di vaccino anti-Covid al resto della popolazione. Ecco il punto sui pareri e sulle somministrazioni inItalia e nel resto del mondo


CONTRO LE VARIANTI – La variante Delta è ormai il ceppo predominante del virus nella maggior parte del mondo. A far preoccupare sono le nuove mutazioni, come la Delta plus, identificata come AY.4.2, che circola anche in Italia. Secondo gli esperti la nuova variante è molto simile alla Delta e, soprattutto, non sfugge ai vaccini

I dati presentati a metà agosto da Pfizer e BioNTech mostrano che il livello di anticorpi in chi ha ricevuto un ulteriore richiamo è "significativamente" più alto contro il virus Sars-CoV-2 e la sua variante Delta rispetto ai livelli osservati dopo due dosi: “Una ulteriore dose entro 6-12 mesi dalla vaccinazione primaria aiuta a mantenere un alto livello di protezione"


EMA – L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato a inizio settembre l’autorizzazione per la terza dose, da somministrare sei mesi dopo la seconda dose per le persone di età pari o superiore ai 18 anni. Dopo aver autorizzato il vaccino Pfizer-BioNTech (Corminaty), il 25 ottobre ha dato l’ok anche per Moderna (Spikevax)

I dati disponibili, osserva l'Ema, indicano che i rischi di effetti collaterali dopo la terza dose restano simili a quelli della seconda dose. Resta di competenza nazionale la decisione di somministrare la terza dose in base alla situazione epidemiologicalocale e ad altre informazioni su efficacia e sicurezza

 

ITALIA In Italia, il via alla vaccinazione con terza dose è stato dato il 20 settembre 2021 per i fragili, seguiti dagli over 80 e dagli over 65. Secondo i dati comunicati dal ministero della Salute e aggiornati al 30 ottobre, fino ad adesso sono state iniettate 1.266.585 dosi booster (il 42,38% della popolazione interessata), mentre le dosi addizionali sono 256.408 (il 29,2% della popolazione interessata)


La differenza tra dosi “addizionali” e “booster” è che le prime sono riservate ai pazienti immunocompromessi per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Le seconde hanno lo scopo di mantenere nel tempo - o ripristinare - un adeguato livello di risposta immunitaria


La fondazione Gimbe mette in guardia: "L'inverno alle porte, il repentino aumento di nuovi casi e ricoveri insieme al progressivo calo dell'efficacia dei vaccini sull'infezione impongono di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate"

Per quanto riguarda la somministrazione di un’eventuale terza dose al resto della popolazione, il governo ha chiarito che verrà decisa “sulla base dell'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento epidemiologico"

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato: "Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti", con precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson&Johnson "che avrà bisogno di un richiamo a tempi brevi". "Entro l'anno si procederà a somministrare la terza dose ad anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose”


VATICANO In Vaticano la somministrazione della terza dose è cominciata a metà ottobre. Papa Francesco è stato tra i primi a riceverla.


GERMANIALa Germania da settembre ha attivato la campagna per la dose di richiamo alle persone che potrebbero non avere una risposta immunitaria adeguata. Si tratta di over 80, i residenti di strutture di assistenza o bisognosi di cure a domicilio, persone immunocompromesse.


FRANCIA In Francia la campagna di richiamo è partita dal 1° settembre. I primi interessati sono stati gli anziani e le persone ad "altissimo rischio sanitario". La terza dose è riservata agli over 65, a tutte le persone con patologie, immunocompromesse, i sanitari e chiunque si occupi di persone fragili.


SPAGNAIn Spagna il governo ha deciso di somministrare la terza dose alle persone con un sistema immunitario compromesso e a chi vive nelle case di riposo. Ad oggi il governo ha sottolineato che non c’è bisogno di una terza dose per il resto della popolazione.


AUSTRIAIn Austria la campagna per la terza dose è partita il 17 ottobre. Sarà destinata a over 65, residenti in strutture assistenziali, persone fragili e a chi ha ricevuto AstraZeneca o Johnson & Johnson come prima dose


REGNO UNITOIn Gran Bretagna più della metà degli over 50 ha ricevuto la terza dose, anche grazie all'accelerazione imposta per provare a frenare l'incremento dei contagi dal governo britannico.

“È fantastico vedere un tale entusiasmo per la campagna di richiamo, un numero record di persone hanno prenotato o ricevuto la loro vaccinazione", ha detto Nikki Kanani, viceresponsabile del programma di profilassi in Inghilterra


ALBANIA L'Albania fornirà, a partire da novembre, la terza dose del vaccino ai cittadini di età superiore ai 60 anni. La decisione è stata presa in una fase in cui il processo di vaccinazione sta proseguendo a ritmi bassi, riscontrando molta sfiducia in esso


SERBIA L'ulteriore somministrazione è consigliata specialmente per i più vulnerabili, i cittadini anziani, i dipendenti del settore sanitario e coloro che viaggiano frequentemente, ma possono procedere al richiamo tutte le persone che hanno ricevuto la seconda dose più di sei mesi fa


ISRAELE Tra i primi Paesi al mondo a decidere di somministrare la terza dose c'è Israele. Inizialmente si era deciso di limitare il richiamo agli over 60, poi anche agli over 50 e gli over 40. Il 29 agosto è arrivato l'ok a tutti i cittadini dai 12 anni in su. Continuano a scendere gli indici dei contagi.


USAGli Stati Uniti stanno effettuando le terze dosi dal 20 settembre. Il presidente Joe Biden ha ricevuto l’ulteriore dose il 27 settembre. Secondo fonti della Cnn, gli Usa raccomanderanno a breve la terza dose del vaccino per il Covid a chi ha più di 40 anni e ha ricevuto Pfizer o Moderna. Gli esperti sono divisi sulla necessità di inoculare una dose di richiamo anche alla popolazione non fragile


AUSTRALIA L'Australia ha autorizzato la somministrazione di una terza dose di vaccino Pfizer a tutti gli adulti sopra i 18 anni, almeno sei mesi dopo la seconda iniezione. La campagna per le terze dosi inizierà non più tardi dell'8 novembre con anziani e disabili. La terza dose era già stata resa disponibile per le persone gravemente immunocompromesse all'inizio di ottobre


BRASILE In Brasile, milioni di persone di età superiore ai 60 anni sono state immunizzate con una terza dose di rinforzo, secondo i dati diffusi dalle segreterie sanitarie dei 27 governi statali. Il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero assoluto di morti, con 604.303. Oltre il 50% della popolazione ha ricevuto due dosi dei vaccini


PERÙ In Perù è stato dato il via alla campagna di richiamo, che per ora è riservata agli adulti sopra i 65 anni, che hanno ricevuto la seconda dose da almeno 180 giorni (6 mesi). Possono recarsi in qualsiasi struttura sanitaria del Paese e farsi vaccinare


CILE In Cile, dallo scorso 12 agosto, è cominciata la somministrazione della terza dose agli over 55 con il farmaco di AstraZeneca. Il ministero della Salute del Cile sta studiando l'eventualità di effettuare una dose di richiamo almeno una volta all’anno. "Molto probabilmente la soluzione che si adotterà sarà quella della somministrazione di una dose di richiamo annuale, simile a quello che si fa per l'influenza", ha detto la sottosegretaria alla Salute, Paula Daza


ARGENTINA La ministra della Salute argentina, Carla Vizzotti, ha annunciato che sarà somministrata una terza dose alle persone sopra i 50 anni e ai soggetti immunodepressi con ilvaccino Sinopharm, a condizione che abbiano completato le dosi primarie. Cominceranno a riceverlo le persone che hanno compiuto un anno dalla prima dose, come il personale sanitario

 
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